L’impianto
audio p/a che sta per public adress(indirizzo pubblico) o indirizzato verso il
pubblico, per il pubblico,l’ascolto per il pubblico pagante ecc…
Ok
appurato questo.. come scegliamo il nostro impianto audio?
La scelta è vasta
come lo è la scelta di tutti gli altri apparati che ci servono per riprodurre
musica, chiaramente più qualitativo è meglio è.
Di
impianti audio ce ne sono di svariati tipi e caratteristiche dai più economici
ai più costosi
a volte succede che l’impianto qualitativo quindi più costoso
non corrisponda alle caratteristiche che noi cerchiamo e/o viceversa
quindi la
scelta è abbastanza complessa se non si sa quello che si vuole, la potenza il
suono e l’ingombro sono le caratteristiche fondamentali più ricercate da band o
gruppi a livello dilettantistico che vogliono rendersi indipendenti e cercano
un impianto audio buono con rapporto qualità prezzo e ce ne sono tantissimi
chi non
ha la possibilità di rivolgersi ad un service per problemi di budget si adegua
a quello che il mercato offre nelle fascie di prezzo medio basse.
Chiaramente
la scelta dell’impianto audio dipende dal genere di musica che si deve
proporre, anche se un impianto qualitativo con tutte le sue caratteristiche
essenziali quali frequenze, potenza si
adatta a tutti i generi musicali
Ormai
anche le grandi marche usano box amplificati già calcolati in fatto di
impedenza potenza ecc.. quindi di facile collocazione e cablaggio anche da parte
dei meno esperti basta scegliere il modello la potenza e il peso, l’ultimo è di
vitale importanza
Esitono
sistemi composti da un solo altoparlante le cosiddette casse in (full range) ovvero casse un altoparlante coassiale che riproduce tutte le frequenze
di solito
molto comode, ma per avere la qualità occorre spendere abbastanza
altri sistemi
a 2 o tre vie con crossover interno e/o
con bi amplificazione interna ecc.. di solito le piu usate, quindi una cassa
unica che riproduce tutte le frequenze
L’aggiunta
del sub woofer ovvero un altoparlante che riproduce solo le frequenze basse e
importante e a volte indispensabile, ma per aggiungerlo ad un impianto in full
range o ad un impianto in bi amplificazione necessita di un crossover esterno
per poter dividere le frequenze nel modo giusto, o l’uso di un equalizzatore
sempre esterno,a meno non si usi un sub woofer amplificato con l’ingresso
apposito crossoverato che pensa lui a fare questo lavoro
oppure usare un
sistema con sub woofer quindi gia calcolato dalla casa madre(che lo ritengo il
più adeguato).
L’importante
che l’impianto da noi scelto suoni il più lineare possibile, che sia il più flat
possibile
gli impianti qualitativi di solito hanno queste caratteristiche
suonano lineari
se la mia chitarra ha un suono bello da me creato, l’impianto
deve solamente riprodurlo tale e quale senza variazioni al limite del
possibile, poi è chiaro che l’ambiente fa il bello e il cattivo tempo del
suono
può succedere che ho il miglior impianto del mondo poi vado a suonare in
un tetro tenda altissimo con risonanze pazzesche, ed ecco che il mio impianto
meraviglioso suona malissimo
ma e sempre meglio avere un impianto che mi
riproduca tutte le frequenze che il contrario
se le frequenze le ho posso
attenuarle o enfatizzarle
se non le ho devo sperare che la frequenza che
manca nell’impianto sia quella molesta nel posto dove mi trovo allora ok(si fa per dire) diversamente è un caos
in poche parole se il mio impianto e flat posso
tagliare o enfatizzare frequenze, se non lo ho di certo non le posso mettere
anche con il miglior equalizzatore del mondo
E poi è
sempre meglio avere un po’ di potenza in più, tanto alla fine il ditino sullo
slider del master del mixer tenderà sempre a salire su!!!!
Nessun commento:
Posta un commento
lascia il tuo commento