Cerca nel blog

martedì 31 gennaio 2012

IL MIX...AGGIO


IL MIX...AGGIO



il mixaggio?

in una sala da concerto, teatro ecc... 
se ci sono 100 persone,1000 o più, se andiamo a chiedere ad ognuno di loro sul come ha sentito, e se il mixaggio era buono, e se distingueva tutti gli strumenti sul palco, e se la voce dell'artista in questione si sentiva bene, sicuramente avremmo pareri diversi nella meta o più degli spettatori
questo dimostra che non  tutti sentiamo uguali, ognuno di noi ha la percezione del suono in maniera abbastanza diversa, poi subentra il fatto psicologico dovuto sicuramente all'atmosfera del momento che sta vivendo
siccome la musica e fatta di sensazioni ed emozioni, lo stesso brano se ascoltato attentamente in momenti ed ambienti diversi, ed in stati d'animo diversi, ogni volta percepiremo qualcosa di nuovo o sentiremo qualcosa di diverso.. tipo suoni che non avevamo mai notato che esistessero in quella canzone o disco che pensavamo di conoscere a memoria


se mettessimo a mixare all'interno di quella sala da concerto a turno ognuno degli spettatori presenti, ognuno di loro farebbe sicuramente un mixaggio diverso 
ecco allora che il lavoro del fonico diventa molto difficile, perché oltre alla capacita tecniche che deve avere, e alla conoscenza delle macchine che sta usando, ha bisogno di entrare psicologicamente nella mente del musicista e dello spettatore, cercare di mixare oltre che ai suoni anche le emozioni e le sensazioni  trasmesse da chi la musica la sta suonando
e molto difficile......


la bravura di un fonico comprende tutte queste cose
io do per scontato che un fonico prima di tutto deve essere musicista, anzi bisognerebbe che tutti i fonici lo fossero o che lo siano stati, dovrebbe essere un obbligo
a volte un fonico è più apprezzato se ha meno conoscenze tecniche ma ha più cuore o gusto musicale che dir si voglia...
a volte e meglio equalizzare meno e lasciare il suono più naturale possibile, che avere un suono perfetto ma freddo....


IL BATTERISTA NON è COSTANTE?...
be allora gli mettiamo un bel compressore o limiter e magari anche un gate, cosi lo limitiamo e ci rende più facile il lavoro di mix....
si teoricamente giusto.. e a volte anche praticamente
ma cosi facendo possiamo rischiare di togliere l'interpretazione che il musicista sta esprimendo in quel momento
dando per scontato che un batterista sia abbastanza costante nel suono  e nel groove...
perché altrimenti nessuna macchina può ovviare a questo
una volta appurato che lo è.., dovremmo solo limitare i cosiddetti rientri con appunto compressori e Gate ecc..., e il resto lasciare che lui faccia quello che deve fare, il cambio di dinamiche o interpretazioni che può essere la stessa cosa non andrebbe toccata
questo vale per tutti gli altri musicisti della band o orchestra che sia...


il tutto sta entrare appunto nel contesto della band, e/o nell brano che essi stanno eseguendo
chiaro che perché un fonico possa fare questo, o è dotato di una sensibilità musicale particolare, oppure ha bisogno di conoscere un pelo la band per capire appunto prima il repertorio musicale e le loro esigenze tecniche di conseguenza...
spesso e volentieri ci si nasconde dietro alle macchine cercando in loro un sorta di mix..ecc....
ma il mix generale prima dovrebbe venire dal palco il resto viene da se!!! se tutto e coerente...
il fonico dovrebbe avere anche qualche nozione di psicologia oltre che a quelle musicali e tecniche, per ovvirare ai vari problemi che purtroppo o per fortuna esistono sui palcoscenici di tutti i generi e tipi
fonico, tecnico audio, o mixerista come alcuni dicono...
AUGURI......

1 commento:

  1. Articolo interessante! Hai inquadrato l'argomento, anche se per certi temi non bastano libri interi!
    Se ti va, fai un salto sul mio blog http://betheaudio.wordpress.com/

    RispondiElimina

lascia il tuo commento